I muretti a secco sono così ben integrati con l’ambiente che quasi non si notano. Eppure la Val Grande è tutta costruita così, pietra su pietra. Un lavoro di costruzione e manutenzione di centinaia di anni, una fitta rete di case, stalle, terrazzamenti, sentieri. Un patrimonio dell’umanità, come dice Rolando Gaiazzi – Corte Merina – nell’intervista. Lui se ne intende, visto che nel tempo che gli lasciano le sue capre è sempre lì a spostare pietre. Un’attività svolta con impegno e passione, che tiene viva una tradizione altrimenti destinata a sparire.
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